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Traghetti con il 50% dei passeggeri, armatori: abolire il limite


2 giugno 2021 - Per il turismo non esiste una ripresa che viaggi al 50%. Questo il messaggio che Ancim, l’associazione che rappresenta i 35 Comuni delle 87 isole minori e ASSARMATORI hanno inviato ai Ministri della Sanità, del Turismo e delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, nonché, in contemporanea, ai Presidenti delle Regioni di cui fanno parte le comunità che vivono sulle isole.

 Oggetto dell’appello la norma che limita al 50%, rispetto alla capacità delle navi, il numero dei passeggeri che possono effettivamente essere imbarcati per ogni corsa. Nonostante tutte le isole minori oramai siano state dichiarate Covid-free (in quanto chi vi abita o vi lavora è già stato vaccinato) e nonostante gli standard di sicurezza adottati dagli armatori per le navi che garantiscono il trasporto passeggeri da e per le isole, abbiano abbondantemente dimostrato efficienza e affidabilità, le attuali misure di contenimento continuano infatti a imporre a traghetti, aliscafi e mezzi veloci un coefficiente di riempimento non superiore al 50%; una vera e propria eccezione visto che tale limitazione non è prevista per altre tipologie di trasporto, come quello aereo. 

 Dimezzare la capacità di trasporto dei passeggeri significa procurare danni al mercato turistico locale, che rappresenta la principale fonte di reddito e di ricchezza per le imprese locali, i lavoratori e le stesse comunità insulari, e il danno è ancora più grave perché il turismo è per queste realtà un’attività esclusivamente estiva e la stagione turistica sta già iniziando. 

Ma far viaggiare le navi con il limite del 50% dei passeggeri ha effetti pesantissimi anche per le compagnie di navigazione che da inizio della Pandemia hanno continuato a garantire la continuità territoriale tra isole e terraferma, nonostante il calo dei ricavi e la perdurante mancanza di ristori, ivi compresi quelli che avrebbero dovuto essere già versati per legge. I Presidenti di Ancim, Francesco Del Deo e di ASSARMATORI, Stefano Messina, hanno quindi inviato una lettera a Ministri e Presidenti di Regione, auspicando un loro intervento
 “affinché il trasporto marittimo locale e regionale sia subito messo nelle condizioni di intercettare l’auspicata ripresa della mobilità interregionale e turistica generata dall’evidente successo del piano nazionale di vaccinazione anti-Covid e nel contempo possa svolgere una funzione di volano economico per l’intero settore turistico rispetto alla prossima stagione estiva”.

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