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Nasce ‘24 ORE Ricerche e Studi’


27 maggio 2020 - Dopo una forte difficoltà di riduzione dei ricavi per il 2019 (pari a -1,44%) e ancora di più nel 2020 (-20,78%), con difficoltà nella creazione di valore per il capitale investito, per la ripresa dei ricavi di un’azienda media del settore ENERGIA c’è da attendere il 2021 (con una crescita pari a +9,21%) e il 2022 (con una crescita a doppia cifra pari a +10,15%) mentre il margine netto che ritornerebbe positivo solo nel 2022.

 E’ quanto risulta dalle elaborazioni del REPORT ENERGIA di 24 ORE Ricerche e Studi, la nuova linea di business del Gruppo 24 ORE che debutta oggi nel mercato degli studi e analisi di settore con il primo report della serie Mercato Italia, Europa, Mondo dedicato al settore dell’Energia. Con la linea Mercato Italia, Europa, Mondo, realizzata internamente dall’Ufficio Studi del Sole 24 Ore, si parte dal mercato italiano per sviluppare la ricerca a livello europeo e mondiale.

Utilizzando i dati delle migliori fonti pubbliche e private a disposizione del Sole 24 Ore, vengono realizzati Report di oltre 200 pagine sui singoli settori industriali e di mercato, che comprendono non solo la parte retrospettiva con l’analisi degli ultimi 5 anni, ma anche la parte prospettica di 12-24 mesi su dati appositamente elaborati da FactSet. Per quanto riguarda il settore Energia, l’analisi della struttura delle imprese compiuta dal Report di 24 ORE Ricerche e Studi mostra come in Italia la frammentazione sia più accentuata che altrove in Europa: abbiamo imprese più piccole (il 69% del totale, contro il 47% della Francia e il 21 della Germania).

Inoltre, a fronte di una crescita dell’attenzione al risparmio energetico, in realtà emerge che gli investimenti pro capite e per unità immobiliare sono ancora concentrati in poche aree del Paese, soprattutto al nord, con Trento, Aosta, Belluno e Bolzano le sole province con oltre 120€ per abitante. E se le reti distributive di carburanti tra il 2017 e il 2020 sono cresciute quasi ovunque in Italia, i punti vendita sono più cresciuti al sud: Brindisi, Lecce, Palermo, Taranto e le ex province Sarde di Olbia-Tempio e Carbonia-Iglesias sono quelle con incremento superiore al +30%. E ancora, i paesi verso cui l’Italia esporta più energia sono Spagna (1,73 mld $ nel 2018), Paesi Bassi (1,28) e Francia (1,26), mentre importa da Russia (14,50), Algeria (6,67) e Azerbaijan (6,52).

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