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Alis, il rilancio del trasporto non è la priorità del governo


13 maggio 2020 -
“Un settore strategico ed essenziale come quello del trasporto e della logistica, che non si è mai fermato durante l’emergenza e che sta affrontando notevoli criticità oggettive dovute alla crisi socio-economica, ha bisogno di interventi immediati e strutturali, non solo di ringraziamenti. Lo abbiamo più volte sottolineato e, anche adesso dopo le bozze del Decreto Rilancio circolate nelle ultime ore, lo ribadiamo con ancor più forza. Ci aspettavamo dal Governo misure straordinarie di sostegno alle aziende e ai lavoratori del comparto, soprattutto considerando l’importanza fondamentale dei servizi svolti per la vita quotidiana del popolo italiano”. 
Così Marcello Di Caterina, Direttore Generale di ALIS, commenta le bozze del DL Rilancio, provvedimento di prossima emanazione, con particolare riferimento alle misure per i trasporti.
“Come ALIS ci siamo fatti portatori di proposte costruttive nell’interesse del cluster del trasporto marittimo, stradale e ferroviario- aggiunge Di Caterina -producendo qualificati contributi tecnici per superare l’emergenza e passare al rilancio dell’intero settore e del Paese. Il nostro popolo prende atto che ad oggi purtroppo le priorità del Governo sono state altre, non certo il nostro settore ed il suo rilancio, nonostante lo spirito eroico con il quale le nostre imprese ed i nostri lavoratori hanno affrontato l’emergenza nell’interesse del Paese”. 
“In tutta Europa sono stati introdotti regimi e dati aiuti ai settori del trasporto e della logistica, non a singole imprese, mentre in Italia pare si stia scegliendo di fare il contrario, con la conseguenza di aumentare il gap concorrenziale e le difficoltà degli autotrasportatori e di tutti gli operatori logistici”. 
“Al rifinanziamento delle misure incentivanti Marebonus e Ferrobonus, si è aggiunto poco altro. ALIS aveva proposto l’istituzione di uno specifico credito di imposta per le imprese del settore, - prosegue il DG di ALIS - ma anche misure rapide per risolvere il problema della liquidità e della tassazione sul lavoro, come la decontribuzione per il 2020 o la premialità per le imprese che non hanno usufruito di cassa integrazione e che hanno mantenuto i livelli occupazionali pre-emergenza. Avevamo inoltre proposto, ad esempio, il pagamento immediato delle risorse già stanziate a favore dell’autotrasporto negli anni precedenti e non ancora erogate alle aziende”.

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