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ALIS: lo sviluppo economico del trasporto intermodale da nord a sud


24 febbraio 2019 -
“Un plauso all’attività di governo che sta puntando ad una lungimirante politica di investimenti. Occorre mirare allo sviluppo. Alis sta facendo molto per favorire l’accesso al credito con un fondo da 500 milioni per le aziende associate, 110 milioni dei quali già operativi. La sinergia tra le imprese che rappresentiamo ed il Governo è piena”. 
 Con queste parole il presidente di ALIS Guido Grimaldi, intervenendo al Transpotec/Logitec 2019, ha elogiato l’impegno del Governo per il rilancio del Sistema Paese durante il convegno su “Porti ed Interporti: lo sviluppo economico del Trasporto Intermodale da Nord a Sud”, nell’ambito del ciclo di conferenze istituzionali organizzate da ALIS. Il presidente di Alis ha riconosciuto all’attuale Governo
“il grosso merito di essere capace di affiancare il mondo dell’impresa con i fatti. La vicinanza di questi giorni a Verona di un numero così consistente di esponenti di spicco dell’esecutivo dimostra il chiaro interesse del mondo politico e istituzionale verso un settore strategico che sta dando prova di vitalità riuscendo ad essere trainante per l’economia di questo Paese”.
 “La presenza dell’esecutivo in questi giorni per noi operatori del mondo del trasporto è stata fondamentale poiché ha dimostrato l’attenzione che il Governo ha nei confronti del nostro lavoro, dei nostri imprenditori ma soprattutto dei nostri lavoratori. L’impegno in prima persona dei relatori intervenuti al Transpotec/Logitec 2019, nell’area incontri del grande stand ALIS, sui temi legati alla sicurezza dei nostri imprenditori, dei porti e delle infrastrutture ed infine alla sostenibilità ambientale economica e sociale dimostrano quanto questo Governo sia oggi vicino al popolo”. 
Alle parole del Presidente di Alis, hanno fatto eco quelle del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi:
“L’Italia ha due lunghissime autostrade naturali – ha detto – che sono il Mar Tirreno e il Mare Adriatico. Dobbiamo investire su questo per non massacrare il nostro territorio. E non è solo un problema di sostenibilità. I porti del Mediterraneo possono competere con quelli del Nord Europa e ci dobbiamo attrezzare per migliorarne le infrastrutture. Dobbiamo investire su porti e banchine guardando però a quello che sarà l’armamento nel futuro per non realizzare opere che quando saranno pronte rischiano di essere vecchie. Stiamo portando le infrastrutture ferroviarie negli scali marittimi e creare aree retro portuali collegate da navette di collegamento per decongestionare città portuali. Devono crescere gli investimenti di settore. Dobbiamo diventare uno Stato più intelligente. Attualmente incassiamo tra i 9 ed i 12 miliardi dagli sdoganamenti. Se saremo bravi – ha affermato ancora Rixi – potremo portare queste entrate a 25 miliardi con effetti benefici per tutti”.
 E alla fine ha concluso:
“Alla luce di tutto ciò, mi piacerebbe tantissimo vagliare nel governo l’ipotesi di istituire il Ministero del Mare”.

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