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Audizione Confetra su reddito di cittadinanza e pensioni


5 febbraio 2019 - Confetra (Confederazione generale italiana dei Trasporti e della Logistica) “guarda con grande interesse alle due misure-simbolo appena varate dal Governo su reddito di cittadinanza e quota 100 ed auspica che siano in grado di produrre la scossa necessaria a rilanciare l’economia del Paese e a rimettere in moto i consumi”.


Questa posizione è stata ribadita in mattinata durante l’audizione di Confetra in commissione Lavoro del Senato. Reddito di cittadinanza – Come giustamente affermato dal Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, non si può non essere favorevoli all’introduzione di una misura strutturale di contrasto alla povertà assoluta che è già presente in varie forme in quasi tutti i paesi europei ad eccezione di Italia e Grecia. Correttamente il Governo ritiene che il reddito di cittadinanza non debba costituire una misura di natura esclusivamente assistenziale ma debba rappresentare anche un strumento di politica attiva del lavoro.
 “Proprio su questo aspetto – commenta il presidente di Confetra Nereo Marcucci - valutiamo che si giochi la scommessa del successo o meno del nuovo istituto che presuppone pertanto grande rigore nell’organizzazione dell’intera filiera volta a favorire il reinserimento lavorativo di chi percepisce il reddito di cittadinanza: dai Centri per l’impiego alla formazione, dall’orientamento all’incontro tra domanda e offerta di lavoro”.
 Molto dipenderà in particolare dalla capacità operativa dei Centri per l’impiego anche se la situazione non è incoraggiante: secondo l’Istat infatti in Italia solo il 2,5% dei giovani tra i 25 e i 34 anni trova lavoro attraverso i Centri per l’impiego mentre, per quanto concerne i canali di ricerca del lavoro, l’intermediazione più diffusa continua ad essere quella “informale” (ossia tramite passaparola di parenti, amici e conoscenti) utilizzata dall’87,5% dei disoccupati, seguita a strettissima distanza dal canale “formale non istituzionale” (ossia tramite consultazione di annunci sulla stampa e su internet e invio di curriculum) con l’85,3%, mentre solamente all’ultimo posto figura il canale “canale formale istituzionale” (ossia tramite Centri per l’impiego, agenzie di somministrazione e concorsi pubblici) con il 38%. Pensioni – Poche osservazioni sulle disposizioni del decreto legge in materia di pensioni. In particolare per quanto riguarda Quota 100, secondo Confetra sarebbe opportuno, al fine di favorire il ricorso alla misura e renderla più incisiva, apportare due correzioni.

La prima consiste nella rimozione del divieto di cumulo con redditi di lavoro dipendente o autonomo. La seconda consiste nell’elevazione della soglia di età per usufruire del riscatto laurea agevolato che dovrebbe interessare non già soggetti giovani (under 45 anni come previsto attualmente) bensì soggetti anagraficamente vicini (ad esempio over 55) alla maturazione dei requisiti per quota 100. Infine il funzionamento di quota 100 non può in alcun modo coinvolgere i Fondi di formazione interprofessionale che finanziano la formazione continua con reciproca soddisfazione di aziende e lavoratori.

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