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Udine -TU sulle partecipate, confronto in Camera di commercio


4 dicembre 2016 - La nuova disciplina sulle società partecipate, emanata ad agosto dal Governo (d. lgs. 19 agosto n. 175, pubblicato in G.U. l’8 settembre), pur presentando ancora una complessità interpretativa e applicativa in alcune situazioni pratiche, riordina e dà coerenza alle varie normative moltiplicatesi negli anni e responsabilizza le PA a essere all’altezza di nuove sfide. Sfide quali per esempio la consapevolezza che per costituire una partecipata dev’esserne motivata l’effettiva necessità. E quali il coraggio di agire nonostante la doppia responsabilità, civile ed erariale, in capo agli amministratori.

Con l’avv. Giovanni Ortis e Maurizio Zappatori, autorevole esponente della magistratura contabile già Procuratore regionale della Corte dei Conti per il Fvg e nuovo Presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti del Trentino Alto Adige, la Camera di commercio di Udine ha introdotto, con l’apertura affidata al presidente Giovanni Da Pozzo, un primo confronto, in cui si sono analizzati molti casi pratici presentati dai partecipanti, in particolare amministratori e dirigenti delle controllate pubbliche, nonché amministrazioni locali, tenute a procedere al riordino e alla razionalizzazione delle proprie partecipazioni.
 «Un confronto utile – ha detto Da Pozzo – per approfondire le novità e anche per capire cosa fare nel concreto sui punti controversi ». 
 Il Testo Unico, hanno spiegato Ortis e Zappatori, è intervenuto per invertire la negativa valutazione dell’esistente: eccessiva proliferazione di partecipate – se ne contano oltre 7.700 attive in Italia e 320 in Fvg secondo la più recente ricognizione Istat disponibile, relativa al 2013 – costi eccessivi e perdite, spesso molto pesanti, con evidenti scompensi per le casse pubbliche. Ortis ha evidenziato la volontà della norma di ridurre il numero di partecipate e arrivare al mantenimento soltanto di quelle strettamente necessarie.

Con sentenza depositata il 25/11, la Corte Costituzionale è intervenuta sulla riforma Madia, dichiarando la legge delega 124/2015 parzialmente illegittima. Sembra però che nessuna conseguenza immediata ci sarà sui decreti già approvati, e in particolare sul Testo unico delle partecipate. In sostanza la Corte costituzionale interverrà sul Testo solo se verrà impugnato e limitatamente ai punti in cui esso è lesivo delle competenze regionali. E per quanto riguarda il Fvg, come le Regioni a Statuto speciale, si dovrà comunque dare attuazione a questo testo ovunque non si verifichi un eventuale contrasto con lo Statuto.

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