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Conferenza nazionale sul turismo costiero e marittimo


Con la conferenza sul turismo costiero e marittimo che si è tenuta ieri al Teatro del Mare si è concluso il fitto programma di forum, convegni e tavole rotonde organizzate da UCINA nel corso del 55° Salone Nautico. Si è parlato di turismo costiero e marittimo, settore in cui la nautica ha un ruolo fondamentale e di come riuscire a integrare i porti con il territorio retrostante troppo spesso separati tra loro.

Di come far rientrare nei nostri porti i 40.000 diportisti fuggiti a causa della legge Monti. Hanno aperto i lavori Carla De Maria, presidente di UCINA Confindustria nautica e Francesca Barracciu, sottosegretario ai Beni e Attività Culturali e Turismo.
“È per noi un'enorme soddisfazione – ha dichiarato Carla De Maria – che anche oggi, a questo convegno sul turismo, siano presenti le istituzioni, è la dimostrazione che abbiamo ripreso un dialogo costante con loro. Siamo un comparto che partecipa significativamente alla costruzione del PIL, tutta la filiera nautica e non solo le grandi aziende, e ora è chiaro quanto valiamo." 
"La necessità di approfondire la frequentazione di questo mondo mi ha fatto abbattere molti dei pregiudizi secondo cui questo settore era solo dei ricchi e per i ricchi e quindi non aveva bisogno delle attenzioni delle istituzioni - ha affermato Francesca Barracciu proseguendo - Questo comparto, invece, crea economia e ricchezza, crea posti di lavoro e necessita dell' intervento nel Governo. Noi abbiamo il dovere di fare le leggi che servono per consolidare la crescita che si registra oggi. Da parte nostra lavoriamo per rendere strutturale, almeno fino a quando sarà necessario, l'Iva al 10% per i marina resort”. 
Alla tavola rotonda che è seguita hanno partecipato Renzo Iorio, Presidente Federturismo, Paolo Provasoli, Invitalia – Progetto Signa Maris, Claudia Marmorato, Director of business development Italy - Cruise Lines International Association, Roberto Perocchio, Presidente Assomarinas, Gian Marco Ugolini coordinatore scientifico dell'Osservatorio nautico nazionale dell'Università di Genova. Ha moderato l'incontro Simone Spetia di Radio 24 - Il Sole 24 Ore.

I numeri esposti da Gian Marco Ugolini hanno tracciato il profilo del comparto e sottolineato, ancora una volta, quanto è costata la legge Monti - 40.000 imbarcazioni fuoriuscite dai nostri porti, un calo del 35% del transito, la perdita di 10.000 posti di lavoro diretti e indiretti - e quali i margini di recupero se si riuscisse a riportare in Italia i 40.000 fuoriusciti - 11.667 nuovi posti di lavoro e 488.000.000 euro di recupero.

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