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Concluso il progetto “Vento, Porti e Mare”


Si chiama Lidar ed è un sistema che permette la misurazione della velocità del vento sulla sua verticale da 40 a 200 metri di altezza. A testarlo per la priva volta è stato il porto di Livorno, nell’ambito del progetto “Vento, Porti e Mare”, appena conclusosi e sviluppatosi nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia/Francia “Marittimo” 2007–2013 (Liguria, Toscana, Sardegna e Corsica), finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR).

A differenza dell’anemometro che misura la velocità della massa d’aria nel punto in cui è installato, Lidar segnala velocità e direzione del vento sino a 200 metri di altezza, permettendo previsioni estremamente accurate. Il wind-detector è stato installato diversi mesi fa presso la punta del Forte della Bocca (Porto Mediceo, dietro lo yacth club), e si è integrato perfettamente con il sistema degli anemomerti e delle stazioni meteo già presenti nell’area portuale.

Dopo Livorno, altri porti, in primis Genova e Savona e La Spezia, si sono dotati di un moderno sistema di monitoraggio del vento e di un modello di calcolo statistico-matematico in grado di fornire agli stakeholder informazioni sulla previsione del vento atteso nel medio termine (12 - 24 ore) e nel breve termine (1 ora) tramite visualizzazione su sistema WebGis.
«Nel corso di questi sei anni di progetto – ha detto il dirigente sicurezza e ambiente dell’Autorità Portuale, Giovanni Motta - l’Apl ha ovviamente collezionato un quantitativo enorme di dati, che potrebbero rendersi utili anche ai fini di studi in campo eolico, diffusionale e meteorologico. La rete di misurazione installata nel Porto di Livorno comprende 7 anemometri, una stazione meteorologica e un LIDAR. Intendiamo divulgare i risultati di questo progetto, rendendoli fruibili a chiunque ne faccia richiesta».

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