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Avanti, fra scogli e correnti


Le prime ore della nona tappa, dopo la partenza avvenuta ieri pomeriggio da Lorient, sono state lente e non facili da affrontare. I venti leggeri da nord e le potenti correnti, che sono arrivate a toccare anche i quattro nodi di intensità, hanno rallentato l'avanzamento delle sette barche impegnate nella
prima sezione della frazione fino a l'Aja. La cartografia elettronica, in modalità live per tutto lo svolgimento della tappa, ha mostrato delle traccie piuttosto insolite, soprattutto quella di Team SCA, che ha fatto una scelta coraggiosa di staccarsi dal gruppo e portarsi sotto costa, salvo rimanere intrappolata in una zona di corrente contraria data dal cambio della marea e praticamente in bonaccia totale. La barca magenta guidata dalla skipper Sam Davies ha dovuto effettuare tre tentativi prima di districarsi dalla difficile situazione e riprendere la rotta nord lungo la costa bretone.
 “Siamo arrivate in zona con un po' di velocità, ma non sapevamo se sarebbe bastata per farci attraversare. La corrente è diventata sempre più forte man mano che ci avvicinavamo.” Ha raccontato nel suo blog la onboard reporter svedese Anna-Lena Elled. “Quando siamo arrivate, sembrava che l'acqua bollisse sotto di noi e la barca ha cominciato ad andare in tutte le direzioni, perché il vento era leggero e scarrocciavamo. A un certo punto abbiamo pensato di non farcela.”
Il resto della flotta in un primo momento si è portato più a ovest, alla ricerca di più vento, ma poi è tornato verso la costa francese. Al rilevamento delle ore 12.44 UTC, in testa alla flotta è salito Team Alvimedica che è riuscito a sopravanzare Team Brunel, che aveva condotto fin dalle prime battute e per tutta la notte, e MAPFRE, ora secondo. Le distanze tuttavia sono molto ridotte, inferiori a mezzo miglio. In quarta piazza a 0.8 miglia i franco/cinesi di Dongfeng Race Team, che pur avendo ripreso terreno non sono riusciti a sfruttare appieno la loro conoscenza della zona. Racconta Yann Riou:
“Quando siamo arrivati al Raz du Sein (la punta che la flotta ha superato questa mattina), il vento stava andando a morire ed eravamo già con la marea contraria. Il resto della flotta ha deciso di passare fuori dal Raz (il passaggio fra lo scoglio e la costa) e anche noi siamo rimasti con gli altri, solo le ragazze hanno deciso di passare dentro e sono rimaste in trappola. Poi abbiamo perso un miglio, cercando di passare la corrente andando vicino ad Ar Men (sede di un famoso faro), perché gli altri sono riuscit a uscirne meglio. Ma ora siamo oltre, siamo diretti verso un altro punto importante, il Chenal du Four,che dovrebbe lasciarci andare, e con la corrente a favore.”
Le veliste di Team SCA, decidendo ancora una volta di stare vicino a terra, hanno minimizzato le perdite e sono quinte a meno di due miglia, inseguite da vicino da Abu Dhabi Ocean Racing e Team Vestas Wind, settimo ma a sole 2.5 miglia dai battistrada. Anche l'onboard reporter di Abu Dhabi Ocean Racing Matt Knighton ha descritto nel suo blog odierno la difficile situazione nella zona. “Siamo stati sballottati, fatti girare, buttati giù e spinti indietro prima, ma questa volta sembrava che ci fosse un mostro marino sotto lo scafo e la superficie. Il tutto il maniera irregolare e imprevedibile.”
La flotta, superata la seconda punta sta ora navigando quasi parallela alla costa verso Roscoff.

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