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Sicurezza stradale, nuove misure per guard rail


Anno nuovo, barriere spartitraffico nuove su circa 2mila chilometri della rete autostradale italiana. Ma in barba ai dati del primo semestre 2014 che registrano un aumento dei morti del 3,4% per incidenti
sulla rete nazionale ed oltre 6mila feriti rispetto all’analogo periodo 2013, invece di investire su più ampie misure preventive per la sicurezza stradale, il governo si veste dei panni della Befana per Autostrade per l’Italia e Anas ed approva un decreto che consentirà ai due enti di ridurre di 30 centimetri l’altezza delle barriere.

Una vera manna per Autostrade per l’Italia e Anas che potranno risparmiare fino al 40% dei costi e rientrare nelle spese. Non importa se le barriere avranno una resistenza minore a contenere gli urti, in special modo quelli provocati dagli autoarticolati. Questo grazie ad un decreto del ministero delle Infrastrutture che indica le nuove misure delle barriere spartitraffico e di quelle laterali.

E come tutte le decisioni che lasciano perplessi perché non fanno altro che peggiorare l’esistente, l’alleggerimento è richiesto per adeguare i guard rail italiani con quelli degli altri paesi europei. Poco importa se tali barriere sono tutt’ora le migliori in termini di sicurezza, seppure più costose. Eppure, basterebbero pochi dati per rilevare l’importanza della sicurezza dei veicoli sulle autostrade: in Italia il traffico dei veicoli pesanti tocca circa 9.300 unità al giorno, un numero di gran lungo più alto sia di quello tedesco (5.700 tra camion e tir) che francese (3.880).

Secondo Mariano Pernetti, docente di Costruzioni di strade, ferrovie ed aeroporti presso la facoltà d’Ingegneria dell’Università di Napoli, la decisione del governo “non solo abbasserà le soglie di attenzione, quanto comporterà la ridefinizione al ribasso delle responsabilità degli operatori del settore”. Anziché, dunque, irrobustire tali strutture per il contenimento corretto di auto di grossa cilindrata e di piccoli autocarri e furgoni a pieno carico, Anas e Autostrade per l’Italia potranno sostituire gli attuali guard rail H3 e H4 con i più deboli H2 e, nello stesso tempo, eludere l’obbligo di installare barriere di classe L su autostrade e strade extraurbane principali. Altro che prevenzione delle incidentalità sulle reti stradali. Eduardo Cagnazzi

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