Stop al decreto del 2011 che aveva introdotto i diritti fissi da corrispondere all’Autorità Portuale per ogni passeggero che transita nel porto di Termini Imerese, da parte dei vettori marittimi. E’ questa la ricetta che il Presidente dell’Autorità Portuale di Palermo mette in campo per scongiurare la crisi del traffico di merci che sta segnando un territorio in piena crisi socio-economica, come Termini Imerese. In questo quadro, questa misura straordinaria prevista per l’esercizio 2015 dovrebbe contribuire a garantire le tratte in esercizio che riguardano il
porto di Termini Imerese e quella da/per Civitavecchia, in atto effettuata due volte a settimana dalla Grandi Navi Veloci.
I diritti fissi corrispondono a una cifra pari a € 1,40 per passeggero che in previsione comporta una entrata finanziaria di circa 40.000 euro per il bilancio dell’Autorità Portuale, a fronte di un traffico di 29.000 passeggeri. Secondo gli ultimi dati del traffico del porto di Termini Imerese relativi al 2014 si è registrata una flessione di circa il 54% per quanto riguarda le merci e circa il 36% per i passeggeri, rispetto allo stesso periodo del 2013.
A causa di ciò la società Grandi Navi Veloci aveva più volte manifestato le proprie difficoltà a mantenere la linea Civitavecchia perché non più remunerativa. Tuttavia, in considerazione della situazione critica in cui si trova il territorio di Termini Imerese, a seguito della chiusura dello stabilimento Fiat che ha generato una pesante crisi occupazionale ed economico-sociale, il Comitato portuale, ha deciso di sospendere l’applicazione dei diritti fissi per il 2015.
L’obiettivo è non soltanto quello di mantenere la linea Ro-ro nella tratta da/per Civitavecchia, ma anche quello di incrementare i traffici nel porto cittadino per dare un po’ di respiro, almeno in questo settore. La sospensione ovviamente riguarda tutte le unità navali in arrivo/partenza a/da Termini Imerese.
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