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In canoa da Papa Francesco

Il 18 agosto si concluderà il tragitto via mare del pellegrinaggio partito l’11 giugno scorso dalla Basilica della Santa Casa di Loreto per portare a Papa Francesco una statuetta della Madonna di Loreto e i messaggi di
saluto e di preghiera raccolti indirizzati al Santo Padre durante le soste del viaggio.

L’impresa, che ha ricevuto il patrocinio ed il sostegno della Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana, nasce da un’idea di Roberto Rabboni, Socio della Sezione L.N.I. di Porto Recanati, che ha programmato il suo percorso utilizzando un mezzo inconsueto: la canoa. Salvo i due tratti iniziali (Da Loreto a Porto Recanati) e finale (Dal Lido di Ostia a Piazza S. Pietro), il tragitto si è sviluppato via mare lungo le coste dell’Italia meridionale, toccando le regioni Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania e Lazio, facendo tappa prevalentemente nelle basi nautiche delle numerose Sezioni e Delegazioni della Lega Navale Italiana, che hanno fornito un entusiastico supporto.

Altrettanto efficace è stata la presenza, discreta ma costante, degli uomini e dei mezzi della Guardia Costiera lungo tutte le tappe del tragitto. Un percorso di oltre 1.200 miglia nautiche con un kayak biposto, nel quale insieme a Roberto si sono alternati diversi compagni di viaggio che con lui hanno condiviso la fatica, ma soprattutto la meravigliosa esperienza umana e religiosa.

Va inoltre sottolineato che l’evento, per evidenziare maggiormente le sue caratteristiche comuni di “pellegrinaggio” e “integrazione sociale tra gli uomini”, si è svolto in assoluta assenza di sponsor o aiuti economici di qualsiasi tipo, rivolgendosi alla sola generosità e accoglienza ricevuta durante le varie tappe. La percorrenza giornaliera, stimata in circa 20-30 miglia, è stata influenzata da molteplici fattori: condizioni meteomarine e relative previsioni, stato psicofisico dei canoisti, distanza tra le basi di sosta notturna, tipo di costa, ecc., che hanno costretto in molti casi a percorrere le tappe a piedi, anziché in canoa, pur di rispettare il programma.

Ma questi inconvenienti, anziché demoralizzare i pellegrini, hanno dato loro maggiore forza ed entusiasmo e, in definitiva, hanno costituito un ulteriore valore aggiunto al significato del pellegrinaggio. Partito forse un po’ in sordina, il viaggio dei pellegrini ha suscitato un interesse sempre crescente e le varie comunità incontrate hanno fatto a gara per fornire il loro supporto ed organizzare momenti di preghiera di notevole significato religioso.

L’ultimo tratto via mare del pellegrinaggio lungo le coste laziali, Roberto Rabboni avrà come “staffettista” la moglie Catia Schiaroli.

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