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“Destinazione Italia”: i progetti dell’Autorità Portuale di Trieste

Marina Monassi Presidente AP Trieste
Tre i progetti proposti dall’Autorità Portuale di Trieste a seguito della pubblicazione del Decreto Legge “Destinazione Italia” dello scorso 23 dicembre, sulla base di quanto disposto dall’art. 13, commi 4, 5 e 6. L’Autorità Portuale ha inviato gli studi di fattibilità di tre interventi
infrastrutturali destinati al miglioramento della competitività del porto di Trieste. Gli interventi sono i seguenti: - Riqualificazione molo VII ed Ampliamento Terminal Container al Punto Franco Nuovo: l’intervento consistente nell’allungamento di 200 m e nell’allargamento di 20 m sul lato Nord dell’esistente molo, consentendo di rispondere all’esigenza già avanzata dalle maggiori Compagnie di Navigazione a livello mondiale di ormeggiare due navi da 13.000 TEU. - Nuova piastra ferroviaria di Trieste Campo Marzio: la soluzione proposta dall’ Autorità Portuale di Trieste ad RFI sulla scorta della bozza di protocollo da quest’ultima formulata, ha tenuto conto di quanto proposto sia da RFI che dai terminalisti portuali, individuando un accettabile layout dell’impianto di Campo Marzio sia per il Molo 7° (Terminal Contenitori) che per i Moli 5° e 6° (Terminali Ro/Ro e multipurpose). - Opere di rifacimento viabilità interna ed infrastrutturali di base del comprensorio del Porto Vecchio: il punto nodale che si ritiene di dover affrontare per rendere tale sito maggiormente appetibile da parte di potenziali investitori – nell’ambito delle tipologie di insediamento ammesse dalla vigente Variante al P.R.P., dopo il disimpegno della Portocittà S.p.A., precedente concessionario della quasi totalità delle aree del Porto Vecchio – è senza dubbio quello di realizzare le opere di urbanizzazione primaria necessarie a sgravare di oneri impropri i soggetti interessati ad insediarsi nell’area.

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