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Trasporti, utilizzo nuove tecnologie vale 5 punti di Pil

Persone e merci dovranno spostarsi all’interno di un sistema di trasporto intelligente che permetta di ridurre il traffico urbano attraverso la gestione dei flussi di veicoli con tecnologie informatiche avanzate in grado di regolarne gli scambi e offrire al cittadino la scelta
del mezzo più conveniente in termini di posizione e di tempo, riducendo la concentrazione di inquinanti nell’aria e promuovendo l’utilizzo di soluzioni a basso impatto ambientale e zero emissioni. La rivoluzione tecnologica del trasporto è possibile. È quanto sostiene Glocus, nel Rapporto Trasporti 2.0: l'innovazione per migliorare l'efficienza e la qualità del trasporto delle merci e delle persone

L’Italia è uno dei paesi europei a più alta densità di traffico interno che si distribuisce in maniera non uniforme lungo tutta la sua rete di trasporti che comprende 168 porti, una rete ferroviaria di 20.392 km, una rete stradale di circa 254.686 km, una autostradale di 6.668 km (di cui 5.724,4 km a pedaggio) e 45 aeroporti certificati. Su questo quadro grava il pesante squilibrio degli spostamenti modali: il 91,86% avviene su strada, mentre il restante 8,14% è suddiviso rispettivamente fra ferrovia / tranvie / metropolitane / funicolari / funivie (5,98%), aereo (1,72%) e vie d’acqua (0,44%).

Non basta, dunque, puntare solo sulle infrastrutture che restano comunque necessarie per ammodernare il sistema dei trasporti. Occorre anche puntare sulle infrastrutture immateriali, sul digitale che permetterebbe di ridurre inefficienze e migliorerebbe la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

"L'innovazione dei modelli di smart mobility, recuperando diseconomie, tempo utile e sviluppando filiere industriali e loro impatti diretti può valere per l'Italia fino a cinque punti di PIL - è scritto nel documento - occorre considerare anche il costo inerziale di un sistema di trasporto inefficiente, ovvero il costo del non prendere decisioni. Nel solo trasporto delle merci il costo di questa inefficienza ammonta a circa 50 miliardi di euro annui. È indispensabile che la politica dei trasporti, le scelte strategiche, gli investimenti pubblici e privati non si limitino ad affrontare le emergenze ma sappiano muoversi in un'ottica di medio periodo. Bisognerebbe puntare con decisione sui Sistemi Intelligenti di Trasporto, fondati sull’interazione tra informatica, telecomunicazioni e multimedialità, per affrontare in modo innovativo i problemi della mobilità pubblica e privata, sviluppando in modo organico e funzionale soluzioni improntate su sicurezza, efficienza, efficacia, economicità anche nel rispetto per l’ambiente".

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