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I Porti della Sicilia Orientale verso una rivoluzione ambientale



3 dicembre 2020 - Nell’ottica dello sviluppo di azioni volte alla creazione di misure per la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile, nonché nel rispetto delle direttive Europee ed internazionali (IMO), l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, ha indetto un avviso pubblico, per l’individuazione della migliore idea progettuale per la costruzione di un deposito costiero onshore o galleggiante di Gas Naturale Liquefatto (GNL) all’interno del Porto di Augusta, Porto Core della rete Ten-T. 
A seguito della citata evidenza pubblica è stata acquisita la manifestazione di interesse della RestartConsultingSrl. L’area oggetto del progetto proposto è inserita all’interno del porto di Augusta (SR), presso il Pontile Consortile. Il progetto contempla diverse modalità di rifornimento di Gas Naturale Liquefatto, quello destinato: principalmente ai i mezzi di trasporto navali ed ai mezzi di trasporto terrestri. 

È noto, infatti, che l’industria navale ha orientato da tempo l’interesse a questa fonte di propulsione ed a tal fine, per un Porto industriale quale quello di Augusta, offrire stazioni di rifornimento, nell’arco temporale di 18 mesi, costituisce un’occasione imperdibile per lo sviluppo economico diretto ed indiretto della Sicilia Orientale e del Paese. Successivamente, il progetto potrà prevedere, nelle aree del retroporto, la realizzazione della catena del freddo da porre a disposizione degli operatori locali e la produzione di energia elettrica, per l’ulteriore elettrificazione delle banchine.
 “Siamo molto orgogliosi della realizzazione di questo progetto in tempi brevi” 
afferma Andrea Annunziata, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, 
“Saranno investiti circa 50 milioni di euro per la creazione di un deposito costiero di GNL che, oltre a risolvere molti problemi di natura ambientale, avrà anche una notevole ricaduta occupazionale, dato che offrirà opportunità di lavoro a 50 unità che opereranno direttamente e ad altre 250 che lavoreranno nell’indotto. Stiamo operando una vera e propria rivoluzione ambientale. Sicurezza e ambiente sono due elementi fondamentali per il recupero della centralità logistica dei nostri Porti nel Mediterraneo e un ulteriore asso nella manica per un’isola come la Sicilia, naturalmente votata al turismo, che grazie allo sviluppo di un vero e proprio modello di gestione integrata, uso del GNL e rifornimento di energia da fonti rinnovabili, potrà diventare un polo di convergenza delle rotte che attraversano il corridoio Scandinavo-Mediterraneo”.

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