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Assegnati i premi “Il logistico dell’anno 2019”


9 novembre 2019 - Non solo innovazione tecnologica (sebbene l’IT e il 4.0 svolgano un ruolo da super-protagonisti), ma anche tanta voglia di innovare nella Formazione, nella Responsabilità sociale di impresa, nei processi di Internazionalizzazione, in Sostenibilità ambientale, nella Multimodalità, nei Trasporti e in Ricerca & Sviluppo.

Tutti questo accade da tempo nel mondo della Logistica e del Supply Chain management. E Assologistica, con la sua divisione Assologistica Cultura e Formazione e il magazine Euromerci, per il 15esimo anno consecutivo, ha voluto premiare – nella cerimonia di assegnazione dei premi “Il Logistico dell’Anno” svoltasi ieri a Milano, nell’auditorium Giò Ponti di Assolombarda - le tante realtà imprenditoriali e i manager che hanno fatto dell'innovazione in tutti questi segmenti del nostro settore il loro cavallo di battaglia.
“Senza innovazione non c’è progresso sociale, non un progresso tout court, ma un progresso che investe la società e quindi tutti noi, facendoci andare avanti nel fare impresa in modo utile, serio e, perché no, anche creativo”, 
ha esordito così il presidente di Assologistica Andrea Gentile nell’introdurre i lavori della mattina, che - accanto all’assegnazione degli awards - ha visto svolgersi un interessante e molto seguito convegno sui trend in atto nel settore dal titolo “Orizzonti e sfide della Logistica di oggi e di quella che verrà”. Nel corso del meeting si è discusso dei nuovi paradigmi economico-politici che condizionano anche il nostro mondo, di come stia cambiando il modo di lavorare in logistica a seguito della 4a rivoluzione industriale, di quanto una green logistics sia un valore e non solo un costo per la catena di fornitura.

E poi ancora al centro del convegno i temi cruciali del 4.0, della blockchain e degli ITS, allargando quindi gli orizzonti anche a quanto sta accadendo in alcune startup logistiche in giro per il mondo. Nel commentare i premi, Gentile ha ancora detto: “Quest’anno sono aumentate significativamente le candidature in ambiti quali la Formazione e la Responsabilità Sociale d’Impresa, a testimonianza di come il nostro settore sia sensibile al “fattore” umano, “fattore” senza il quale qualsiasi progresso tecnologico risulta svuotare il senso stesso del progresso, che è tale solo se è al servizio della persona. Il convengo di oggi ha inteso fornirci tanti punti di vista, tanti flash illuminanti su quello che di nuovo sta accadendo nel nostro settore e su quello che ci riserva il futuro, consapevoli di come il cambiamento sia connaturato al mondo imprenditoriale, anche logistico, perché - come diceva Winston Churchill - “Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”.

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