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Al porto di Cagliari una dimostrazione con unità cinofile e antisabotaggio


22 maggio 2019 - Procedure di controllo su mezzi e persone ancora più efficaci e veloci. Una più ampia rete di coordinamento tra istituzioni e forze dell’ordine nella gestione della security. Sarà un vero e proprio laboratorio sull’antiterrorismo quello che, dal 15 maggio, con un primo esperimento a Cagliari, prende il via negli scali di competenza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. Nell’ambito del Programma Nazionale di Sicurezza Marittima, la sezione Security dell’AdSP del Mare di Sardegna, sotto il coordinamento del Segretario Generale Natale Ditel, ha organizzato la prima dimostrazione per la ricerca di esplosivi, che ha visto operare insieme Unità Cinofile Antiesplosivo della Questura di Oristano e dei Carabinieri – Compagnia di Cagliari, il Nucleo Antisabotaggio della Questura di Cagliari e dei Carabinieri, la Capitaneria di Porto, la Guardia di Finanza e, non ultima, la prima società cinofila civile italiana ad operare in uno scalo marittimo.

Il tutto alla presenza, in qualità di osservatori, dei rappresentanti di Marina Militare, Croce Rossa, esperti di security e società di vigilanza privata operanti in porto. Un’iniziativa, questa, che segna un salto di qualità nel percorso di adozione di nuove buone pratiche nella gestione della Security portuale per la quale, grazie ad una serie di test approfonditi che seguiranno a quello effettuato oggi al porto di Cagliari, si potrà in futuro pianificare un possibile affiancamento dei cani nelle ispezioni ordinarie di bagagli e veicoli in fase di imbarco.

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