11 marzo 2019 - Si chiama Remember ed è un progetto europeo che nasce per “ricordare” il valore del patrimonio culturale della fascia adriatica. Ha l’obiettivo di salvaguardare e promuovere questa ricchezza culturale, tangibile ed intangibile, di otto porti italiani e croati, Ancona, Ravenna, Venezia, Trieste, Fiume, Zara, Spalato e Dubrovnik.
Nel Museo archeologico nazionale delle Marche, giovedì 7 marzo, alle 16, si svolgerà l’incontro di lancio del progetto che ha come capofila l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale.
I partner sono Università politecnica delle Marche Dicea-Dipartimento Costruzioni, ingegneria civile e architettura, e le Autorità di sistema portuale competenti per i porti di Ravenna, Venezia e Trieste. Sul versante croato, le Autorità portuali di Dubrovnik e Zara, Kip-cluster croato logistica, Museo nazionale di Zara, Agenzia di sviluppo di Spalato e Dalmazia.
Remember, acrononimo di “REstoring the MEmory of Adriatic ports sites. Maritime culture to foster Balanced tERritorial growth”, è finanziato dal programma di cooperazione europeo Italia-Croazia, con un budget complessivo di 2,8 milioni, per restituire centralità al rapporto porto-città, valorizzando i legami sociali ed economici che si sono sviluppati nel corso dei secoli tra le due sponde dell’Adriatico, e per orientare nuovi percorsi economici basati sulla cultura e sulla diversificazione del turismo, generando nuova occupazione.
Con Remember saranno realizzati percorsi turistici e interventi di valorizzazione del patrimonio storico e monumentale, che saranno parte di una strategia di promozione congiunta che avrà come target primario le compagnie di crociera. Il progetto ha inoltre una forte dimensione innovativa: permetterà di allestire otto “musei virtuali” nei porti di Ancona, Ravenna, Venezia, Trieste, Fiume, Zara, Spalato, Dubrovnik. Interventi per rendere interattivo il patrimonio monumentale e di conoscenze di ciascun porto.
Un’iniziativa coordinata, che durerà fino a giugno 2021, per promuovere un approccio condiviso alla diversificazione turistica dei flussi di passeggeri e crocieristi, e per preservare e promuovere la consapevolezza e l’attrattività dei porti adriatici.
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