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Finita la transazione Sonatrach-Esso Italiana


9 dicembre 2018 - Il gruppo nazionale algerino di idrocarburi Sonatrach e Esso Italiana hanno chiuso a Milano l’operazione sulla raffineria di Augusta. L’acquisizione consentirà all’Algeria di avere maggiore capacità di raffinazione e un’autonomia maggiore dei consumi nazionali Lo scopo di questa operazione include la raffineria di Augusta (Sicilia), i tre terminal petroliferi di Palermo, Napoli e Augusta, nonché gli interessi nelle condotte che collegano la raffineria ai vari terminal.

 La controllata italiana di Sonatrach, denominata Sonatrach Raffineria Italiana Srl, è a tutti gli effetti proprietaria dei beni ceduti da sabato 1 dicembre 2018. La chiusura di questa transazione è l’epilogo di un processo di transizione di 6 mesi che ha permesso
“di revocare tutte le condizioni sospensive, comprese quelle relative agli accordi anti-trust”, 
spiega Sonatrach. Attraverso questa acquisizione, il sistema di raffinazione Sonatrach sarà rafforzato con una capacità di raffinazione aggiuntiva di 10 milioni di tonnellate/anno e una capacità di stoccaggio equivalente ad un’autonomia aggiuntiva di 3 giorni di consumo di gasolio e 3 giorni di consumo di carburante per l’Algeria considerando che i terminali del carburante di Napoli, Palermo e Augusta (inclusi nella transazione) offrono una capacità di stoccaggio aggiuntiva di 565 kb (565.000 barili) di gasolio e 309 kb (309.000 barili) di benzina.

 Questa capacità di raffinazione colloca questa raffineria al secondo posto tra le posizioni di capacità di Sonatrach dopo la raffineria di Skikda (16 milioni di tonnellate / anno). L’acquisizione della raffineria di Augusta consentirà a Sonatrach di chiudere il deficit locale di gas e benzina e vendere prodotti in eccedenza sui mercati internazionali.

 Quando Sonatrach firmò l’accordo con Esso Italiana a Roma nel maggio 2018 per questa acquisizione, annunciò che
 “il trasferimento della proprietà della raffineria e dei suoi beni avrebbe avuto luogo alla fine del 2018, subordinatamente al rispetto di determinate condizioni, compresa l’approvazione di questa vendita da parte delle autorità incaricate della concorrenza”. 
Sonatrach, dopo aver ottenuto l’accordo delle autorità algerine, aveva risposto positivamente alla consultazione avviata dalla ExxonMobil a fine agosto 2017per la vendita della raffineria, la cui quota di mercato nel Mediterraneo è del 25%. Capace di processare sia Sahara Blend sia greggio residuo dalla raffineria di Skikda, la raffineria di Augusta si integra direttamente nel sistema di raffinazione di Sonatrach .

Può anche elaborare direttamente prodotti in eccesso in Algeria per reimportare prodotti attualmente deficitari, come gasolio e benzina. Inoltre, uno degli elementi importanti dell’accordo – conclude Algerie Press – è l’obbligo di riprendere la produzione di olio base attraverso un accordo di esenzione di 10 anni. Questa condizione non solo consente una fonte di reddito garantita per gli oli base, ma soprattutto fa sì che ExxonMobil sia un partner di fatto per almeno dieci anni”.

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