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Regione Campania, istituzione della Zona Economica Speciale


14 dicembre 2016 - La Giunta Regionale della Campania ha approvato ieri il documento di base per l’istituzione della Zona Economica Speciale dei Porti e delle aree retroportuali di Napoli e Salerno e dell’area di Bagnoli. Questa proposta verrà sottoposta al Governo nel corso dell’incontro già convocato per i prossimi giorni, allo scopo dell’inoltro alla Commissione Europea della proposta nazionale per le prime Zes da avviare a sperimentazione.

 Il documento, frutto di un’interlocuzione con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per le Politiche di Coesione (ora Ministro), con il Ministero delle Infrastrutture e con quello dello Sviluppo Economico, prevede la sperimentazione della Zes in alcune aree e direttrici a forte consistenza logistica, infrastrutturale e produttiva (i porti di Napoli e Salerno; l’area Est di Napoli; l’area industriale di Salerno; Bagnoili e l’area ex Nato; le aree produttive del Porto di Castellammare e dell’agro nocerino-sarnese; le direttrici di Salerno verso Pontecagnano- Battipaglia – Eboli; gli interporti e le relative aree dei consorzi Asi di Nola – Acerra e di Marcianise; l’area di Valle Ufita).

In una seconda fase si potrà estendere l’intervento anche ad altre aree, come quelle indicate nel documento (l’area logistica di Contrada Olivola/Roseto a Benevento; le aree della Valle dell’Irno e di Fisciano, Castel S. Giorgio e Mercato San Severino; le aree di Pianodardine e di Calaggio; l’area di Carinaro, Teverola e Gricignano). Nel documento sono anche state indicate tutte le opportunità disponibili per le Zes in termini di incentivi finanziari, di sgravi e di esenzioni doganali e fiscali, di semplificazioni normative e amministrative, che dovranno essere definite in un successivo provvedimento del Governo.

L’Assessore alle attività produttive Amedeo Lepore a questo proposito ha dichiarato: “Con questo documento si avvia concretamente la procedura di carattere regionale e nazionale per l’istituzione della Zona Economica Speciale, già prevista dal Patto per lo Sviluppo per la Campania. Continueremo il lavoro in corso da tempo con il Governo per far sì che la Zes della Campania, insieme a quella di Gioia Tauro, sia tra i due progetti pilota per il Mezzogiorno. Intanto, sottolineiamo l’apporto positivo fornito dalle forze sociali e produttive, dall’Autorità Portuale e dalle principali istituzioni locali per giungere a un primo risultato di grande importanza per l’attrazione di investimenti e lo sviluppo economico della Campania”.

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