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Porto industriale di Oristano


30 novembre 2016 - Con le sue risorse storico culturali ed ambientali la Provincia di Oristano è pronta a misurarsi con i nuovi grandi mercati per essere un punto strategico di collegamento tra le economie europee e quelle dei Paesi Africani che si affacciano sul Mediterraneo, nonché crocevia dei traffici marittimi nelle principali rotte del mar Mediterraneo.

Il territorio oristanese è caratterizzato dalla presenza di 62 kmq di zone umide rappresentate dagli stagni di Santa Giusta e di Cabras e dal Lago Omodeo che si estende per 29 Kmq. Risorse preziose pronte ad ospitare nuovi progetti di sviluppo nel settore turistico grazie all’infinito patrimonio di archeologia, natura ed enogastronomia facilmente raggiungibile dal porto di Oristano.

Il porto industriale Il Porto di Oristano è un porto giovane, in attività dal 1975, ufficialmente classificato con la Legge 01/08/2002, n. 166 “Porto di rilevanza economica nazionale” ed inserito nella Categoria II, classe II. Lo scalo è situato nella costa occidentale della Sardegna al centro del Golfo omonimo: una posizione geografica particolarmente favorevole e molto sicura che ne consente il pieno utilizzo durante tutto l’anno, anche in operatività notturna. Le sue peculiarità tecnico/funzionali:
 • posizione baricentrica rispetto alla Sardegna ed al Mediterraneo;
 • collegamento diretto con le principali reti stradale e ferroviaria dell’Isola;
 • facilità di ormeggio e di operazioni di carico e scarico per la protezione naturale dello scalo (Porto Canale all’interno del Golfo);
 • alti fondali (11 metri sotto il livello del mare) che consentono l’attracco di navi di grande dimensione;
 • ampio Piazzale Portuale di uso comune (20 ettari circa), in cui le merci vengono movimentate attraverso le varie imprese portuali che operano stabilmente nello scalo;
 • superfici retrostanti strutturate per lo stoccaggio delle merci in transito, di rinfuse e di particolari materie prime;
 • ottimale distanza dai centri abitati, tale da eliminare interferenze e strozzature di traffico;
 • favorevoli condizioni operative ed organizzative in atto nello scalo in termini di efficienza e di snellezza nella movimentazione delle merci e di contenimento dei costi.
 • grande elasticità operativa che consente l’attracco di navi da crociera
 • prossima disponibilità GNL per bunkeraggio delle navi, in linea con le politiche ambientali dell’UE e con le tendenze degli armatori.

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