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Gastronomia nipponica “contaminata” in Campania


12 giugno 2016 – La cucina giapponese approda a Nola. Vi approda mescolando al buon mangiare nipponico le eccellenze della contaminazione mediterranea. In particolare del Sud Italia e a prevalenza campana. L’occasione è data dall’apertura a Nola del Roji Japan, una suggestiva location firmata dagli architetti Orlando Sabato e Andreana De Risi che hanno realizzato un’idea di quattro imprenditori locali: Giovanni Napolitano, Giuseppe Tufano, Erasmo De Risi e Gina Audia.

L’ambizioso e rivoluzionario obiettivo è quello di realizzare nella terra dei gigli un angolo del Sol Levante che susciti fascino ed interesse verso questa profonda tradizione, capace di favorire note emozionali anche attraverso colori e materiali, come il verde delle piante, il legno in taglio naturale e il marmo, simbolo di forza ed imponenza.

Perchè oltre come luogo di degustazione delle più rappresentative ricette di quel Paese, è luogo d’incontro con la civiltà nipponica, i suoi costumi e le sue tradizioni. A capo della brigata di cucina, Alexander Pokinok, già chef al Tender di Jap One e primo chef di Himiko e di Honzen.

Il maestro giapponese sarà affiancato da esperti tailandesi, indonesiani ed italiani e potrà contare sulla consulenza di Francesco Franzese, formatosi all’Olivo del Capri Palace e all’Atelier di Joel Robuchon al Four Season di Firenze. Piatti gourmet saranno naturalmente i nigiri, maki, sashimi ed altre proposte ammaliatrici, ma al Roji si gusteranno anche i sapori non convenzionali campani, come il baccalà, il provolone del monaco, i fagioli neri. Eccellenze nostrane che ben si amalgano ai sapori ed ai profumi d’Oriente nelle loro più svariate sfumature. Eduardo Cagnazzi

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