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Lavoro: norme contro imprese cooperative non in legalità


21 maggio 2016 - “E’ favorevole il nostro parere in quanto per contrastare il fenomeno delle cooperative spurie è necessario mettere in campo tutti i mezzi possibili prevedendo, in una fase in cui continuiamo ad assistere agli scandali nel sistema degli appalti, un sistema sanzionatorio efficace”.
 Così la segretaria nazionale della Filt Cgil Giulia Guida sui disegni di legge di contrasto alle false cooperative in discussione in Parlamento sottolineando che “come rappresentanti dei lavoratori degli appalti della logistica, tra i più esposti al fenomeno, conveniamo sulla proposta di cancellazione dall’albo nazionale degli enti cooperative per quelle imprese che non si sottopongono a ispezioni e sul sistema di controllo a rete con maggiore raccordo tra i soggetti deputati alla vigilanza”. 
Secondo la dirigente sindacale della Filt “si deve finalmente mettere un punto sulla proliferazione delle imprese che non hanno a che fare con gli scopi sociali, partecipativi e mutualistici del sistema cooperativo e perseguono, al contrario, obiettivi illeciti quali l’evasione fiscale e contributiva, la mancata applicazione dei contratti nazionali stipulati dai sindacati comparativamente più rappresentativi a livello nazionale ed i pagamenti fuori busta che di fatto favoriscono il lavoro nero”.
Oltre alla proposta di legge serve - chiede infine Giulia Guida - il ripristino del tavolo della legalità, ormai fermo a settembre 2015, che deve coinvolgere oltre ai sindacati, le organizzazioni datoriali della committenza e della cooperazione ma soprattutto deve vedere la presenza e l’azione del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero degli Interni, in quanto gli appalti della logistica sono soggetti ad azioni non regolamentate e violente quali blocchi illegittimi e selvaggi dell’attività con conseguenze, anche fisiche, sui lavoratori”.

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