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Sirena d’Oro a Sorrento


11 aprile 2016 - Sono siciliani, pugliesi e toscani i migliori oli extravergine di oliva Dop e Igp del 2016, premiati con la "Sirena d'Oro" di Sorrento, il riconoscimento assegnato dal concorso nazionale promosso dalla città del Tasso in collaborazione con Unaprol e FederDop Olio.

Le aree di produzione da cui provengono gli oli vincitori sono le Dop Monte Etna, Terra di Bari (sottozona Castel del Monte) e Terre di Siena. La selezione dei migliori oli è avvenuta al termine di numerose sedute di assaggio ad opera di assaggiatori professionisti provenienti da diverse regioni italiane. I riconoscimenti assegnati dal Sirena d'Oro sono cinque: Sirena d'Oro, Sirena d'Argento, Sirena di Bronzo, e due Gran Menzioni. Tre le categorie del concorso: fruttato intenso, fruttato medio e fruttato leggero.

Nella categoria fruttato intenso, Sirena d'Oro all'azienda agricola Romano Vincenzo con la Dop Monte Etna, Sirena d'argento all'azienda agricola Tommaso Masciantonio con la Dop Colline Teatine (sottozona Frentano) e Sirena di bronzo all'azienda agricola Alfredo Cetrone con la Dop Colline Pontine. La Sirena d'Oro nella categoria fruttato medio è stata conferita al Frantoio Galantino con la Dop Terra di Bari (sottozona Castel del Monte). Quella d'Argento all'Oleificio Fam con la Dop Irpinia (sottozona Colline dell'Ufita) e la Sirena di bronzo all'Oleificio Demuru Paolo con la Dop Sardegna. Nella categoria fruttato leggero, il premio è andato all'azienda agricola Carraia con la Dop Terre di Siena, seguita dall'azienda Redoro con la Dop Veneto (sottozona Valpolicella) e Sirena di bronzo all'azienda agricola Buonamici con l'Igp Toscano (sottozona colline di Firenze).

La cerimonia di premiazione si è svolta a Sorrento nell'ambito della manifestazione "I Valori del Territorio", in calendario questo mese. Alle aziende vincitrici è stata consegnata una scultura in terracotta, realizzata in nove copie uniche dal maestro Marcello Aversa: un tronco d’ulivo dal quale fuoriesce la coda di una Sirena. Intervenuta alla manifestazione, Colomba Mongiello, della Commissione Agricoltura della Camera, ha sottolineato che la contraffazione alimentare è una delle principali voci dell’economia illegale, in parte di origine criminale, che pone anche seri problemi di salute pubblica. “La certificazione delle produzioni è, dunque, un presidio di sicurezza alimentare ed uno strumento di valorizzazione della qualità e della salubrità”.

L’azione coordinata tra il parlamento , il governo e le regioni, ha sostenuto Mongiello, ha consentito di ottenere le risorse, 32 milioni aggiuntivi ai fondi ordinari e a quelli stanziati dall’Ue, e gli strumenti normativi per realizzare il primo intervento strutturale in favore del milione di imprese che compongono la filiera agricola, “ma i produttori devono fare di più affinchè l’Italia raddoppi almeno la propria produzione in termini anche di qualtà”. Per questo motivo, ha sottolineato Paolo Russo, della stessa commissione, il Sirena d'oro “resta un faro, una luce forte accesa sulle eccellenze agricole italiane sempre più bistrattate da un'Europa che omologa e non premia le tradizioni tipiche”.

L’obiettivo del Sirena d'Oro è anche quello di spiegare al consumatore finale quali sono le caratteristiche superiori degli oli extravergine d'oliva Dop e Igp, affinché possano effettuare scelte d'acquisto consapevoli, ha sottolineato Giuseppe Cuomo, sindaco di Sorrento, promotore dell’iniziativa insieme con Unaprol e Federdop. Per questo, ha affermato Cuomo, “il sistema delle Dop e Igp oggi rappresenta l’unica garanzia per la distintività del prodotto che insieme alla sostenibilità, rappresenta un’opportunità intorno alla quale costruire la catena del valore del prodotto a denominazione di origine. E Sorrento, con le sue eccellenze, è la sede naturale per proporla”. Eduardo Cagnazzi

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