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Primi a entrare e primi a uscire i giovani turco/americani di Team Alvimedica con lo skipper Charlie Enright/ e l'unico velista italiano della Volvo Ocean Race, Alberto Bolzan, hanno aperto la procedura
di ripartenza della nona tappa dall'Aja verso Goteborg, dove si giocherà il gran finale del giro del mondo.

La barca nera e arancio ha preso il via a mezzogiorno, forte di un'ora e quarantasei minuti di vantaggio accumulati nella prima frazione, partita martedì scorso da Lorient, della tappa di quasi 1.000 miglia che concluderà l'evento. Poi, via via, secondo il tempo di arrivo sono partiti tutti gli altri per affrontare l'ultimo tratto di navigazione verso la città svedese. I sette team hanno circa due giorni e mezzo di strada, su un percorso che è tutto tranne che semplice con diverse zone di esclusione alla navigazione e previsioni meteo che parlano di condizioni di vento medio/leggero e variabile di direzione, che potrebbero portare a una compressione della flotta.

Una vittoria nella tappa conclusiva avrebbe un sapore speciale per Team Alvimedica e per il suo esperto navigatore, l'australiano Will Oxley che è alla sua quarta partecipazione, che finora è riuscito a cogliere due successi nelle in-port series ma non in una frazione oceanica. Una vittoria darebbe inoltre al team dove milita Alberto Bolzan la possibilità di una posizione sul podio, anche se dovrà vedersela per questo con gli spagnoli di MAPFRE, che hanno due punti di vantaggio nella classifica generale.

“Una volta usciti dall'Aja, avremo molte decisioni da prendere - ha spiegato Charlie Enright - Ci sono le TSS e da decidere che lato prendere. Alcuni dei nostri avversari che sono ancora a terra, possono vedere dove andiamo e come potrebbe funzionare. Ma in questa regata è sempre così.” E' d'accordo con il suo skipper anche Alberto Bolzan, che in un'intervista poco prima della partenza ha detto: “E' sempre positivo avere un buon margine ma sfortunatamente con le previsioni che ci sono, potrebbero essere decisive le ultime miglia, e potremmo avere un altro finale molto serrato. Abbiamo passato le ultime 24 ore ad analizzare le varie possibilità di routage, considerando anche le zone di esclusione. Sarà fondamentale districarsi bene, e poi si dovranno tenere d'occhio anche gli avversari, come sempre. Sarebbe fantastico poter salire sul podio, dobbiamo rimanere concentrati e pensare anche che è ancora in gioco il podio delle in-port.”

Se le posizioni con cui i team sono partiti dall'Aja dovessero rimanere le stesse anche all'arrivo a Goteborg, infatti, Team Alvimedica si troverebbe nell'interessante posizione di parità con MAPFRE a 34 punti. Una parità che si potrebbe risolvere solo con la ultimissima scena della Volvo Ocean Race, ossia la Inmarsat In-Port Race Gothenburg, in programma per sabato 27 giugno. “Alvimedica è già partito da un po'.” Ha spiegato Xabi Fernández, watch captain della barca spagnola prima di lasciare la banchina. “Nella prima parte ci hanno dato oltre due ore di distacco, quindi dobbiamo essere coscienti e realisti, sapere che ci stiamo giocando la tappa per poco, quindi ovvio che il vantaggio che hanno li aiuta. Però pare sarà una tappa lenta e con vento leggero, pensiamo che al largo della Danimarca ci sarà una fermata generale, speriamo di poter ripartire tutti insieme un'altra volta. Bisognerà fare attenzione su tutto il percorso, ma soprattutto nel finale perché potrebbero esserci delle opportunità.”

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