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WiderMos, dall’Europa per sviluppare l’intermodalità


Alla fine di gennaio si è svolto a La Spezia il primo incontro operativo dei partner e degli stakeholders italiani del Progetto europeo WiderMos, acronimo abbastanza astruso di “Wide interoperability and new
governance moDels for freight Exchange linking Regions through Multimodal maritime based cOrridorS. Detto in parole più povere, sviluppo di modelli di governance per migliorare i collegamenti tra i porti e i retroporti promuovendo l'intermodalità e l'interoprabilità, lavorando prioritariamente sulle procedure logistiche e soprattutto doganali e lasciando sullo sfondo, ma non escludendo del tutto, interventi sulle infrastrutture.

 Il progetto europeo è stato approvato lo scorso luglio all'interno del bando europeo TEN-T Autostrade del mare 2013, ma il “kick off” meeting si è tenuto solo a novembre dello scorso anno. Il progetto vede la partecipazione di cinque Stati Membri dell'Unione (Italia, Spagna, Germania, Portogallo e Polonia), 16 partners, 5 porti (La Spezia, Rostock, Kiel, Barcellona e Oporto) e più di 50 soggetti coinvolti tra supporters e stakeholders tra cui Ikea, Rfi e MSC, Kombiverkehr, Instituto Tecnoloico de Aragon, Corporation Maritima, ASTA Logistik, Circle srl. Capofila del gruppo italiano che partecipa al progetto è l'Autorità Portuale di La Spezia.

 Il gruppo italiano, oltre alla capofila Autorità Portuale di Spezia, è composto da soggetti centrali nello sviluppo del progetto quali Agenzia delle Dogane, Regione Liguria, Università di Genova, La Spezia Container Terminal, Sogemar ed Interporto Padova Spa. Il progetto può contare su un budget di 5.940.000 la metà dei quali assicurati dalla Commissione Europea e prevede di trasferire i risultati concreti alle imprese medie e medio-piccole del settore logistico entro il 2015. Franco Tanel (leggi l’articolo completo su PORTO&diporto edizione Febbraio)

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