Il 53% dei marchi che sfilano a Milano Moda Donna ha un fatturato inferiore ai 25 milioni. Per contro, solo tre brand valgono il 51% del giro d’affari complessivo.
Il problema delle ridotte dimensioni della moda italiana sbarca sulle passerelle. Dove emerge una larghissima maggioranza di marchi dalle piccole e piccolissime dimensioni. Mentre il valore finisce per
concentrarsi su un numero di aziende che si conta sulle dita di una mano: è quanto viene messo nero su bianco in un’analisi di Pambianco Strategie d’Impresa, sul campione di 58 marchi attesi sulle pedane milanesi tra il 19 e il 25 febbraio. Vengono presi in considerazione i fatturati 2012, tenendo presente tutti i prodotti del sistema moda (abbigliamento, calzature, pelletteria, gioielli e profumi). I risultati hanno colto di sorpresa anche gli addetti ai lavori. “è peggio di quanto ci si attendesse”, ha commentato Mario Boselli, presidente della Camera nazionale della moda italiana. “Bisogna assolutamente lavorare per risolvere questo problema dimensionale. Questo è il nostro futuro. Ma questi dati indicano che la sfida sarà anche più dura del previsto”.
L’analisi è significativa di quanto, nel made in Italy, ancora prevalgano le cosiddette ‘piccole e medie imprese’, anche quando i riflettori sono quelli del massimo palcoscenico. Il 74% delle aziende registrate per calcare le passerelle di Milano Moda Donna, ha un fatturato inferiore ai 100 milioni di euro. Ma la cosa che rende ancora più evidente il ‘nanismo’ è che addirittura il 53% dei marchi (31 in numero assoluto) registra vendite inferiori ai 25 milioni di euro, con un giro d’affari medio fermo a 12 milioni, e un’incidenza sul giro d’affari totali di appena il 3% (che sale all’8% per la fascia sotto i 100 milioni).
Per contro, si registra una fortissima concentrazione nelle dimensioni maggiori. Infatti, ci sono 6 marchi nella fascia tra i 500 milioni e il miliardo, e appena 3 gruppi sopra il miliardo. In rapporto al numero di marchi che sfila significa, rispettivamente, una quota del 10% e del 5 per cento. Ma in relazione al fatturato queste 15 aziende coprono l’82% del valore complessivo.
Sezioni
- Shipping (5533)
- Economia (4982)
- Logistica e Trasporti (4402)
- Infrastrutture (3468)
- Nautica (1482)
- Eventi e turismo (951)
- Cultura (200)
- Diritto - Fisco (100)
- Editoriale (14)
Archivio blog
- ► 2023 (2311)
- ► 2022 (1425)
- ► 2021 (1236)
- ► 2020 (1389)
- ► 2019 (1517)
- ► 2018 (1670)
- ► 2017 (1497)
- ► 2016 (2092)
- ► 2015 (3095)
-
▼
2014
(3037)
-
▼
febbraio
(217)
-
▼
feb 20
(8)
- Autotrasporto, clausola di salvaguardia contro il ...
- Import/Export: razionalizzare e semplificare i con...
- Italia, paese di artisti, poeti, santi e... Cammin...
- Uno sguardo sul futuro per Marina di Carrara
- “La nave della scoperta”: un viaggio della conoscenza
- “Osterie Tipiche” per diffondere il buon cibo
- Passerelle per piccoli
- Wista Med a Napoli per la Neaples Shipping Week
-
▼
feb 20
(8)
-
▼
febbraio
(217)
- Blog Comments
- Facebook Comments
Translate
I più cliccati degli ultimi 30 giorni
-
11 aprile 2024 – “Un concreto passo avanti nell’ottica di una sempre maggiore competitività della bandiera italiana nei confronti delle a...
-
11 aprile 2024 - “Un passo decisivo per dar gambe alle progettualità di sviluppo economico del nostro territorio. Le esperienze estere, i n...
-
12 aprile 2024 - Ha preso il via a Gaeta, a Villa Irlanda, la terza edizione del Summit Nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum. Tema ...
-
11 aprile 2024 - «Il salario degli insegnanti è un fondamentale riconoscimento del valore della scuola. Ed è oggi inadeguato. C’è poi anche ...
-
12 aprile 2024 - “Noi vogliamo semplicemente fare il nostro mestiere, che è quello di collegare porti e comunità. Noi abbiamo sempre avuto...
-
12 aprile 2024 – A fine marzo 2024, DACHSER ha acquisito l'80% della Joint venture DACHSER & FERCAM Italia, perfezionando così l...